Migrare il tuo sito web da e verso diverse piattaforme di ecommerce non è un compito facile. Ci vuole tempo e dedizione per garantire un processo funzionale che non ostacoli l’evoluzione del business online, mentre si ha a che fare con le sue complessità, come i dati di prodotto, l’esperienza dell’utente, i cambiamenti della cultura aziendale interna e altro ancora.
La necessità di passare attraverso questo processo non è, tuttavia, una coincidenza.
Il replatforming dell’ecommerce può rivelarsi necessario quando il negozio online non fornisce una buona performance o non si adatta più all’attuale piattaforma su cui è ospitato. Recentemente molti brand hanno scelto di migrare da soluzioni on-premise a servizi cloud o SaaS, per esempio. Attraverso l’esternalizzazione questi negozi ecommerce sono in grado di gestire più facilmente gli aggiornamenti, aggiungere ed eliminare nuove funzionalità senza dover scrivere troppo codice, integrarsi con i partner e analizzare i dati e le prestazioni.
Con tali miglioramenti e considerando quanto la tempistica sia importante, prima viene completata la migrazione meglio è, motivo per cui le aziende devono tenere d’occhio gli elementi che possono ritardare la data del go-live della nuova piattaforma.
Cosa cercare in un progetto di migrazione ecommerce
Quando si conduce o si implementa un progetto di replatforming ci sono molti elementi da considerare. Capire come questi elementi sono interconnessi e quali sono le soluzioni più adatte è fondamentale per una migrazione di successo del sito e dei dati.
Anche se è impegnativo e richiede molto lavoro, il replatforming è importante. Scopri con il dovuto anticipo quali sono gli elementi di cui il tuo business ha bisogno per prosperare e cosa manca attualmente nel tuo progetto: hai bisogno di più scalabilità, sicurezza, agilità? Di uno strumento facile da gestire? Stai cercando un costo totale di proprietà più basso?
Dopo aver risposto a queste domande – e ad altre ancora – si può passare ad analizzare quali sono le difficoltà e i vantaggi della migrazione e poi capire qual è il modo più rapido possibile di completarla.
Tieni a mente che le battute d’arresto fanno parte del processo, ma il risultato sarà comunque positivo. Ecco, dunque, cinque fattori che possono ritardare la data del go-live della migrazione e quali sono le soluzioni da applicare.
1. Tempistiche
Prima di tutto chiediti: “È il momento giusto per migrare tutti i miei servizi su una nuova piattaforma?”. Ricorda che ci vuole tempo e dedizione per organizzare tutto, dalla migrazione dei dati, dei prodotti e dei clienti all’implementazione di nuove caratteristiche e funzionalità. Assicurati che i membri del team siano pronti e non siano occupati da altre faccende importanti come i grandi eventi retail (come il Black Friday o il periodo natalizio), le nuove collezioni o qualsiasi tipo di cambiamento del catalogo. L’intero team deve essere consapevole del processo di migrazione e delle difficoltà che ne derivano.
Un buon consiglio è cercare di organizzare tutti i processi di replatforming per allinearsi con una data di lancio plausibile. In questo modo la migrazione del sito può avvenire fluidamente e, se sono necessari cambiamenti o aggiustamenti, c’è tempo e spazio per farli. Il tuo sito web sarà ancora attivo e i clienti staranno ancora acquistando, quindi il tuo business funzionerà ugualmente nonostante la migrazione.
2. Processi interni e cultura aziendale
Il processo di migrazione del sito ecommerce coinvolge non solo la parte tecnica ma anche il lato aziendale. Come abbiamo già detto, la migrazione è uno sviluppo grande e travolgente che richiede molti cambiamenti. Spostare le piattaforme significa spostare partner, cultura e processi tra tutti i sistemi esistenti.
È fondamentale determinare e identificare coloro che saranno più coinvolti nel progetto e i leader responsabili e le squadre che guideranno il replatforming del sito ecommerce. Poiché si tratta di un grande progetto, molto probabilmente questo si estenderà a tutta l’azienda coinvolgendo marketing, servizio clienti, finanza, logistica, ufficio legale, ecc. In poche parole dovresti coinvolgere nel progetto i membri essenziali del team e tenere tutti gli altri informati, fornendo loro un piano d’azione da seguire se sono in qualche modo interessati.
È anche importante definire qual è la strategia scelta. La migrazione avverrà con persone interne o con un team/agenzia esterna? Se in-house, i tuoi dipendenti, che saranno direttamente coinvolti nel processo, hanno bisogno di sapere di più sulla nuova piattaforma a cui stanno migrando.
Se è coinvolto un team esterno, assicurati che l’onboarding sia il più armonico possibile. Identifica come questi team funzionano e come la leadership può costruire una strategia per integrare i gruppi. Sembra un dettaglio irrilevante, ma una buona dinamica di squadra tra tutte le aree dell’azienda può animare o rovinare il progetto di migrazione della piattaforma.
3. Migrazione dei dati
I dati, in questo caso, sono qualsiasi tipo di informazione riservata che non può andare persa. Che si tratti dei tuoi prodotti, dei tuoi clienti o dei loro ordini, durante la migrazione devi assicurarti che i dati corretti siano protetti e adeguatamente trasferiti alla nuova piattaforma ecommerce. Si raccomanda di fare il backup dei dati del tuo vecchio negozio ecommerce (prodotti, clienti e ordini) per essere sicuri di non perdere queste informazioni in caso di errore.
Inoltre memorizzare tutti i dati è fondamentale se vuoi in seguito confrontare le due piattaforme di ecommerce.
4. Test
Prima del go-live è necessario fare alcune prove. Non sarà tutto perfetto fin dall’inizio e potrebbero essere necessari alcuni aggiustamenti per quanto riguarda il catalogo, la descrizione dei prodotti, i prezzi e cose più operative di back-end come l’elaborazione dei dati e la gestione degli ordini.
Per non disturbare l’esperienza del cliente sul tuo sito web, assicurati di avere una squadra di persone pronte ad affrontare qualsiasi tipo di problema o imprevisto. Esegui diversi test, tenendo conto di eventuali problemi che potrebbero sorgere e assicurati che le prestazioni del sito web siano elevate.
L’obiettivo è quello di mettere sotto stress il tuo sito web il più possibile per verificare che non deluderà il tuo business o i tuoi clienti una volta che il negozio sarà attivo.
Niente è per sempre
Per concludere sappi che ogni caso è diverso e ha la sua serie di complessità. Migrare con successo le piattaforme di ecommerce può portare benefici a lungo termine per tutti i tipi di aziende. Aspettati qualche intoppo lungo il percorso ma non lasciarti abbattere.
Dalle vendite all’esperienza del cliente, il replatforming verso una piattaforma ecommerce cloud è un modo per mantenere il tuo negozio online aggiornato rispetto qualsiasi tipo di cambiamento. Questa scelta renderà il tuo business a prova di futuro ed è fondamentale quando si tratta di ecommerce, perché in questo ambiente ci sono continui elementi mutevoli, aggiornamenti e cambiamenti di strategia.
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