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Beyond Predictable – Superare le sfide della carriera con fiducia e integrità

VTEX
VTEX March 16, 2021
Beyond Predictable – Superare le sfide della carriera con fiducia e integrità

Prendere decisioni su questioni non banali può essere scoraggiante, ma sicuramente non deve paralizzare. Il segno distintivo di un imprenditore dinamico è la capacità di discernimento nel sapere come e quando correre il rischio per cogliere un’opportunità di crescita. Fortunatamente, questa capacità è qualcosa che può essere allenata con pratica e determinazione, e noi di VTEX incoraggiamo con entusiasmo queste esperienze.

Agire al fine di creare partnership, esplorare nuovi mercati, accettare o rifiutare offerte di lavoro sono tutte decisioni che richiedono una visione chiara di ciò che vogliamo nel nostro futuro e quale sia il percorso per arrivarci. Ogni accordo che firmiamo noi di VTEX è un impegno a plasmare le nostre scelte attuali in passi verso un obiettivo comune che trasformi le cose in meglio.

In questo episodio del nostro Podcast Beyond Predictable, abbiamo una conversazione tra Daniela Jurado Jabba e Juliana Meyer su come prendere decisioni audaci con fiducia, superare le sfide di carriera con integrità personale e portare le donne leader in prima linea nel settore tecnologico.

Juliana Meyer è attualmente Technical Writer presso VTEX. Si è laureata in Economia Aziendale presso “Universidade de Brasília” e in precedenza ha lavorato con associazioni dedicate al sociale in Messico e Panama e in uno studio di animazione digitale a Londra. Attualmente vuole approfondire l’universo dell’ecommerce come Technical Writer presso VTEX. È stata anche uno dei membri fondatori della comunità di tech writing in Brasile. È co-conduttrice di un podcast chiamato “The Manuscript” che esplora l’intersezione tra scrittura e tecnologia.

Daniela Jurado è General Manager per l’Europa occidentale presso VTEX. Da quando è entrata a far parte del nostro team nel 2015, ha fatto esperienza nella gestione del programma per i partner, inclusa la creazione del programma per i partner per l’America Latina e poi ha guidato il programma a livello globale. Inoltre ha lavorato come Sales Director in Brasile e Country Manager in Italia, prima di guidare tutte le nostre operazioni in Europa occidentale. Prima di lavorare per VTEX, ha lavorato per Paragon Decision Science come analista aziendale commerciale. Daniela ha una laurea in Affari internazionali conseguita presso “Universidad Externado” in Colombia e un master in Gestione d’Impresa presso la FIA Business School di San Paolo.

Questa stimolante conversazione può essere ascoltata qui sotto:

Questi sono i principali spunti della nostra conversazione:

  • Un futuro sorprendente inizia con una mossa audace. Fare sempre scommesse sicure quando è necessario prendere una decisione importante fa sentire a proprio agio, ma non lascia spazio a risultati alternativi nella vita. Solo assumendosi dei rischi, calcolati, ma comunque rischi, è possibile raggiungere nuove mete.
  • Nell’ottica di mantenersi competitivi, la rete di relazioni che supporta i tuoi progressi si basa anche alle tue prestazioni. È molto più facile fare passi coraggiosi quando c’è qualcuno che ti copre le spalle: la tua famiglia, i tuoi colleghi, la tua azienda. Ma non dimenticare mai che è una strada a doppio senso, poiché la tua affidabilità e dedizione agli obiettivi comuni sono ciò che spingerà le persone a darti un aiuto quando ne avrai bisogno.
  • Prendi il controllo della tua storia e costruisci la tua visione del futuro. Anche le situazioni più inaspettate possono servire come opportunità per osservare le tue azioni all’interno di una prospettiva più ampia, a condizione che ci sia impegno per l’integrità personale e per l’autenticità nei confronti di tutti i partner.
  • Rimuovere le macerie di visoni del mondo obsolete richiede attenzione sulle possibilità del presente. Alcuni ostacoli che intralciano un futuro più desiderabile sono cose che appartengono strettamente al passato, inclusi comportamenti bigotti e censuranti che le persone hanno normalizzato precedentemente nelle loro vite. Tuttavia, il modo migliore per eliminare questo tipo di impedimento è osservare come tale ignoranza sia fuori luogo e inutile se affiancata alla dinamica integrità e alla competenza delle persone che emarginerebbe.
  • L’auto-miglioramento va ben oltre l’istruzione. Le abilità e le capacità sono preziose e non dovrebbero mai essere trascurate, ma i processi decisionali più importanti dipendono molto più da una mentalità onesta e resiliente che dalla conoscenza proveniente dai libri. 

In alternativa, la trascrizione completa dell’episodio è disponibile di seguito.

Beyond Predictable è ora un podcast bisettimanale, quindi resta collegato per contenuti ancora più stimolanti riguardo l’approccio di VTEX nella costruzione di un futuro straordinario!

Potete leggere la trascrizione completa di questa conversazione qui


(Juliana Meyer) Benvenuti al terzo episodio di Beyond Predictable, il podcast in cui parliamo del futuro e di come lo costruiamo noi di VTEX.

Tutti i nostri episodi si trovano sul vostro servizio di podcast preferito. Riceverete una notifica dei nostri nuovi podcast ogni due settimane, solo se vi siete iscritti ovviamente! Se fossi in voi, non mi perderei le prossime conversazioni!

Mi chiamo Juliana Meyer e faccio parte del team di Tech Writing di VTEX, ma oggi condurrò questa conversazione in cui parleremo di compiere atti di fede, superare le sfide di carriera, dell’importanza delle storie delle donne e della rappresentanza femminile nel settore.

La nostra ospite non potrebbe essere più adatta a questa conversazione. È un piacere presentarvi Daniela Jurado Jabba, la nostra General Manager per l’Europa Occidentale. Oltre alle lauree con lode in Relazioni Internazionali e Gestione Aziendale, Dani ha lavorato in tutta l’America Latina per la ricerca di clienti, programmi di partnership, gestione delle vendite… e poi ha ricominciato tutto da zero, da sola, in Italia. Perdonami l’entusiasmo, ma sono una tua fan!

(Daniela Jurado) Ahah, così mi fai arrossire!

(Juliana Meyer) No, sul serio! Ti ho conosciuto per la prima volta in uno dei nostri eventi interni “All-Hands”, in cui presentavi i progressi che stavi portando avanti con VTEX in Italia e sono rimasta sbalordita. Il tuo lavoro è stato davvero stimolante.

(Daniela Jurado) Mi fa molto piacere!

(Juliana Meyer) Qui stiamo facendo delle anticipazioni sul resto dell’episodio. Prima di andare avanti, partiamo dall’inizio. Puoi parlarci del percorso che ti ha portato qui? Com’è stata la tua carriera?

(Daniela Jurado) Immagino che “ricca di eventi” sia un buon modo per descriverla. Ci sono stati molti punti di svolta in cui ho dovuto prendere decisioni importanti e rispettarle fino in fondo, ma partiamo dall’inizio. Sono colombiana e sono andata in Brasile per la prima volta per un programma di scambio con l’università di San Paolo. Poi ho deciso di restare: avevo un lavoro che mi piaceva e ho conosciuto anche mio marito a San Paolo. 

È stato in quel momento che ho incontrato il nostro co-CEO, Mariano Gomide. Un amico ci ha presentato a un congresso e Mariano ha visto in me qualcosa che desiderava per VTEX. All’inizio ho rifiutato la sua offerta di lavoro, dato che voleva mandarmi in Colombia e in quel momento non mi sembrava la scelta giusta per me. Mariano era convinto che sarei stata un elemento importante per la crescita della sua azienda e ha mantenuto i contatti per settimane, fino a quando non abbiamo organizzato un altro incontro per parlare nuovamente di persona. 

Me lo ricordo benissimo: è stato un colloquio molto informale, in un caffè proprio di fronte all’ufficio di VTEX. Lui insisteva per assumermi, anche se in quel momento non c’erano posizioni aperte per me negli uffici brasiliani. Mariano aveva una visione così limpida sulla direzione dell’azienda che decisi che non mi importava se la mia posizione all’interno di VTEX non fosse ancora chiara. Avrei avuto l’opportunità di crearla.

(Juliana Meyer) Diresti che è stato il primo salto nel vuoto che hai dovuto fare?

(Daniela Jurado) Sicuramente, probabilmente anche il più grande. Allo stesso tempo avevo ricevuto un’offerta dalla Michael Page: la descrizione della posizione era molto ben definita e mi si sarebbe prospettata una progressione di carriera piacevole e prevedibile all’interno dell’azienda, ma ho scelto di correre il rischio con VTEX. A quel tempo la libertà di esplorare il business a modo mio mi sembrava più stimolante e lo è ancora adesso. Mio marito pensava che fossi impazzita perchè avevo scelto di lavorare per un’azienda in cui non sapevo nemmeno cosa avrei fatto, ma mi ha dato il suo pieno appoggio per tentare e vedere dove ciò mi avrebbe portato. Ecco perché è mio marito: è molto importante circondarsi di persone che ci diano il loro appoggio quando vogliamo fare passi di questo tipo.

(Juliana Meyer) Sono contenta di sentire questa cosa. Da ciò che dici, quella scommessa rischiosa sta dando i suoi frutti! Tuttavia, sono ancora curiosa di sapere come sei passata da una posizione senza una specifica descrizione al ruolo essenziale che ricopri nelle nostre operazioni in Europa. Cosa ti ha aiutato a mantenere la direzione lungo il percorso?

(Daniela Jurado) Molta disciplina e concentrazione su quello di cui avevamo bisogno per raggiungere i nostri obiettivi. Nel 2015, quando sono entrata a far parte di VTEX, dovevamo ancora rafforzare la nostra presenza nel mercato latinoamericano, quindi ho deciso di dedicarmi a questo. Avevamo bisogno di partner qualificati: ho iniziato a creare nuovi contatti, a cercare agenzie, a creare il nostro programma di certificazioni. Ho viaggiato in tutta l’America Latina per quasi due anni: Argentina, Colombia, Messico, in qualunque paese tu possa immaginare per cercare partner che corrispondessero ai nostri standard di eccellenza e ai nostri rapidi risultati, che avessero la nostra stessa mentalità per la creazione di un futuro.

Questo approccio ha avuto molto successo, quindi Mariano mi ha contattato di nuovo e mi ha nominato Global Partner Head. Sotto la mia supervisione, questo tipo di partnership è diventato lo standard delle connessioni di VTEX con agenzie e clienti in tutto il mondo. Dopo circa un anno e mezzo in questo ruolo, ero pronta per nuove sfide e ho deciso di lasciare VTEX.

(Juliana Meyer) Che colpo di scena! Veramente? Cos’è successo? Voglio dire, sei qui ora, quindi…

(Daniela Jurado) Mariano! Ecco cos’è successo! Avevo appena detto a Nubia, una delle nostre direttrici in quel momento, che volevo lasciare VTEX per una posizione migliore con LinkedIn, quando è squillato il telefono. Lei ha risposto e un secondo dopo mi ha passato il telefono dicendomi: “Diglielo!”. Così ho dato la notizia a Mariano. Sembrava sbalordito ma mi ha augurato il meglio, mi ha rassicurato che tutte le porte di VTEX sarebbero rimaste aperte e ha riattaccato amichevolmente. Cinque minuti dopo ha chiamato di nuovo e mi ha detto: “No, non accetto le tue dimissioni, vieni in Portogallo e parliamone”. 

Per alcuni giorni ho anche provato a dire che non aveva alcun senso: il mio cambio di carriera era già in atto, avevo tutti i documenti pronti per iniziare… Tuttavia, in fin dei conti, volevo ascoltare quello che aveva da dire, così ho preso un aereo per il Portogallo e ho incontrato Mariano. Non appena ci siamo seduti in un ristorante, ha tirato fuori un tovagliolo e una penna e ha iniziato a disegnare i prossimi progetti che aveva per VTEX. Poi mi ha chiesto di cosa avessi bisogno per far parte di questi piani. È così che mi è stata promessa la posizione di Country Manager in Italia, dopo aver acquisito alcune competenze come Sales Director in Brasile che mi sarebbero servite per la mia posizione in Italia. 

(Juliana Meyer) Wow, questo tovagliolo dovrebbe essere conservato nel museo degli oggetti preziosi di VTEX, è la testimonianza di un atto di fede da entrambe le parti. Hai lasciato una posizione confermata in un’azienda gigantesca per continuare a investire nella tua carriera con VTEX e Mariano si è fidato della tua competenza per affrontare un compito così impegnativo. È interessante sapere che il tuo percorso con VTEX sia pieno di salti nel buio e decisioni coraggiose.

(Daniela Jurado) È stata sicuramente una decisione importante, ma non credo che sia stata più audace della precedente, quella di entrare nell’azienda. L’impegno è il mezzo attraverso cui raggiungo tutti i miei obiettivi e in quella seconda occasione sapevo già che VTEX apprezza questi valori. Fare questo tipo di salto è un po’ più facile quando sai di essere sostenuto. Sono sicura che a un certo punto anche tu ti sei sentita così lavorando qui, vero?

(Juliana Meyer) È vero. Oltre al mio lavoro principale come Tech Writer, ho recentemente iniziato a condurre i nostri Demo Friday, il rituale settimanale che riunisce online quasi 500 dipendenti di VTEX per aggiornare tutti in ogni parte del mondo. In questo evento, tutti i dipendenti dell’azienda possono tenere presentazioni sulle strategie di VTEX e sui progressi collettivi volti a migliorare sempre di più l’azienda. Il solo parlare di fronte a così tante persone settimanalmente è già incredibilmente una grande sfida, figuriamoci assicurarmi che ogni singola parola che scelgo sia pertinente e aggiunga qualcosa rispetto al futuro che stiamo costruendo. L’evento stesso si è trasformato in qualcosa di più raffinato e strutturato di quanto non fosse quando VTEX era più piccola, quindi anche questo aggiunge una responsabilità ulteriore. È un compito che potrebbe sopraffarmi, ma con VTEX il mettersi in gioco è soltanto una parte del processo di crescita. “Sii audace”, così diciamo noi! Inoltre ho un obiettivo molto forte che mi spinge al ruolo di conduttrice dell’evento: dare spazio in azienda a più voci femminili è qualcosa che conta molto per me ed è così che posso fare la mia parte. Credo che il coraggio sia uno sforzo pianificato, giusto?

(Daniela Jurado) Esatto. Se non ci avessi creduto, non avrei mai potuto iniziare come Country Manager in Italia con un mese di preavviso, questo è certo.

(Juliana Meyer) Solo un mese? Cosa intendi? Questa conversazione mi stupisce sempre di più!

(Daniela Jurado) Secondo i nostri piani iniziali, avevo poco più di un anno in Brasile per prepararmi al trasferimento. In realtà abbiamo avuto bisogno di approcciare il mercato italiano sei mesi prima, quindi è successo che a dicembre del 2018 ho ricevuto la notizia che avrei dovuto trasferirmi a Milano da gennaio del 2019. Quello è stato un altro giorno in cui sono tornata a casa e sapevo a malapena cosa dire a mio marito. Tuttavia, anche in quell’occasione mi ha supportato: si è dimostrato pienamente d’accordo che io assumessi questo ruolo e che trovassimo un modo per far funzionare le cose. 

È così che mi sono ritrovata a saltare da un Airbnb all’altro per alcuni mesi. A proposito, non provare a cercare un posto decente a Milano durante la settimana della moda, non lo troverai! In quel periodo ho lavorato in uno spazio di coworking per un po’. All’epoca non avevamo alcun reparto Growth Ops, quindi ho dovuto fare di nuovo tutto il lavoro di base: scoprire chi sarebbero potuti essere i nostri clienti, i nostri partner, i nostri membri del team qui, superare la barriera comunicativa e passare dal parlare italiano a un livello base a tenere presentazioni complete in lingua tre mesi dopo, imparare ad adattarmi a una cultura diversa con differenti abitudini di lavoro.

Dopo tutto ciò, quando le cose finalmente hanno iniziato a migliorare, la pandemia ha colpito l’Italia come una bomba. Il mercato si è ritirato e improvvisamente è diventato dieci volte più difficile consolidare VTEX come un player affidabile nel paese. Ci sono voluti impegno per raggiungere i nostri obiettivi e resilienza per andare avanti quando niente sembrava andare bene. Posso dire di essere molto soddisfatta dei risultati che ho dovuto presentare prima di andare in maternità.

(Juliana Meyer) Vuoi dire che metà di queste cose sono successe mentre eri incinta.

(Daniela Jurado) Sì. Sono stata promossa a Western Europe Head of Sales nell’aprile del 2020, due settimane prima di avere mio figlio. Secondo Mariano, se può farlo il CEO di Yahoo, posso farlo anch’io. Penso che abbia ragione. È stata una mia scelta lavorare fino alle 19 del giorno prima del cesareo.

(Juliana Meyer) Parliamo della tua posizione attuale. Secondo te, quali sono gli elementi essenziali quando si affrontano le sfide che derivano da una carriera in ascesa?

(Daniela Jurado) Ogni volta che ti trasferisci in un posto nuovo, in quanto nuovo player in un mercato diverso o come nuovo leader in un ufficio diverso, una delle cose di cui non puoi fare a meno, ma devi costruire da zero, è la fiducia. Quando le persone non sanno cosa hai da offrire, devi dimostrare perché il tuo lavoro vale quanto la tua parola: costruire quel riconoscimento richiede tempo e impegno, è qualcosa che si guadagna e non può essere dato per scontato. Le persone devono sapere che possono fare affidamento su di te: questo è un elemento essenziale per poter stabilire connessioni reali.  

(Juliana Meyer) So cosa intendi. Lavoravo in una startup a Panama che supportava le imprenditrici in tutto il paese. Abbiamo fornito formazione aziendale e strumenti a tutti i tipi di donne, dalle giovani laureate che vogliono avviare startup alle nonne che vendono torte nei loro quartieri. Quest’esperienza mi ha insegnato tanto sull’importanza dell’affidabilità e delle reti di persone che ti sostengono. Penso che sia impossibile cambiare davvero le cose senza supporto e fiducia.

(Daniela Jurado)  È un’esperienza molto interessante.  Mi fa anche pensare a quanta strada dobbiamo ancora fare per cambiare le cose che non dovrebbero più accadere, come il sessismo sul posto di lavoro e in ogni luogo. È ora che la leadership femminile venga normalizzata in modo da poter vedere un numero uguale di uomini e donne in posizioni importanti. A volte sembra che essere una donna con una carriera di successo sia ancora rivoluzionario. È un po’ scoraggiante notare che sono l’unica donna che parla in un evento di un’intera giornata o che nessuna donna abbia fatto domanda per una posizione lavorativa che abbiamo pubblicato.

(Juliana Meyer) Sono davvero sollevata che tu abbia deciso di introdurre questo argomento. Penso che sia molto importante aumentare la consapevolezza sulle disuguaglianze che le donne continuano ad affrontare nel settore. Le mie precedenti esperienze, oltre al mio periodo a Panama, mi hanno fatto conoscere questa situazione da vicino… Dobbiamo alzare la nostra voce su questi temi. Tuttavia, allo stesso tempo, è davvero fastidioso quando ci viene chiesto per la milionesima volta com’è essere una donna nel campo della tecnologia o cose del genere. Credo che ci faccia apparire come se questo fosse l’unico argomento rilevante che possiamo apportare durante le interviste, quando invece una leadership femminile forte andrebbe normalizzata e dovrebbero darci la possibilità di esplorare risultati, competenze e sfide. Ecco perché mi piace così tanto la nostra conversazione! Mi piacerebbe avere il tuo punto di vista, quindi ti chiedo: come affronti la disuguaglianza di genere sul lavoro? 

(Daniela Jurado) Penso che, a livello individuale, il meglio che posso fare sia conoscere il mio valore e lasciare che sia il mio lavoro a parlare. Ad esempio, una volta, durante quei primi mesi caotici in Italia, stavo lavorando con un consulente per entrare in contatto con alcuni potenziali partner. Aveva organizzato un incontro e gli avevo detto che sarei arrivata con qualche minuto di ritardo a causa di un precedente appuntamento. Mi ha quasi rovinato la giornata quando, nel momento in cui ho raggiunto lui e un gruppo di uomini che sarebbero diventati i miei business partner, mi ha presentato dicendo: “Non vi avevo detto che valeva la pena aspettare?”, riferendosi chiaramente al mio aspetto fisico. In quel momento avrei voluto rispondere per le rime, ma ho mantenuto la calma e ho dato il massimo in una delle mie presentazioni più convincenti e professionali. La mia rivincita è arrivata quando uno dei partecipanti ha detto, alla fine della presentazione, che ero “un business partner per cui era valsa la pena aspettare”, enfatizzando la mia professionalità. In seguito ho comunicato al consulente il motivo per cui non avrei mai più lavorato con lui.

(Juliana Meyer) Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare questa situazione, ma sono contenta che si sia conclusa con una nota positiva per te. Tornando un po’ indietro, prima hai menzionato che ricevi poche candidature di donne, se non nessuna. Pensi che sia un problema del settore tech? Come potremmo risolverlo?

(Daniela Jurado) Non sono sicura che sia qualcosa che accada solo nel nostro campo. Ci sono molti ambiti dominati dagli uomini, ma questo è l’ambiente che vivo in prima persona. Mi chiedo se le donne si sentano intimidite dal fatto di essere in inferiorità numerica rispetto agli uomini e se questo di per sé sia scoraggiante. In tal caso, esorto più donne a mettersi in gioco e a candidarsi per le posizioni che desiderano. Livelleremo quei numeri solo se un numero sufficiente di noi si muoverà per occupare, alla pari, lo stesso spazio che gli uomini occupano. Quando un’azienda si assicura che l’ambiente lavorativo sia accogliente per ogni membro del team, indipendentemente dal sesso o da qualsiasi altro tipo di diversità, questo è ovviamente un segno di una leadership efficace. La diversità è la chiave per mantenere autentica un’azienda.

(Juliana Meyer) Cambiando un po’ argomento, vorrei chiederti qual è il futuro che vedi per VTEX in Europa Occidentale?

(Daniela Jurado) In questo momento il nostro obiettivo è consolidare le nostre operazioni in Europa Occidentale. Siamo attivi in Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito e abbiamo bisogno di espandere i nostri team per soddisfare la crescente domanda dei nostri prodotti in questi paesi. Dobbiamo trovare, formare e certificare partner che condividano la nostra visione per iniziare a lavorare orientati al futuro: anche questo fa parte del processo. Dopodiché, possiamo estendere questo modello ad altri paesi europei o anche a un altro continente.

(Juliana Meyer) Bene, quindi questo ci porta all’ultima domanda della giornata: dato che siamo in tema di espansione dei nostri team, c’è qualche suggerimento che vorresti dare alle persone che stanno cercando un avanzamento di carriera?

(Daniela Jurado) Dal mio punto di vista, la scelta di una persona da inserire nel team finisce sempre per essere una questione di atteggiamento. Naturalmente è importante investire in istruzione, conoscenza e competenze, ma alla fine c’è sempre qualcuno che può condividere le informazioni con noi. Invece solo noi stessi possiamo renderci disciplinati, resilienti, affidabili o disposti ad ascoltare. Tutte queste qualità sono il risultato di uno sforzo personale da parte nostra. 

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