Dopo aver aperto un ufficio a Singapore per servire al meglio i clienti internazionali nella regione dell’Asia-Pacifico, VTEX è entusiasta di annunciare che la nostra piattaforma è ora disponibile in giapponese!
Da febbraio 2021, gli utenti di VTEX troveranno una quinta lingua nel pannello di controllo amministrativo. Oltre agli idiomi già presenti (portoghese, inglese, spagnolo e rumeno), la piattaforma offre ora un’esperienza nativa in lingua giapponese.
Una presenza consolidata in tutto il mondo
VTEX mira a diventare un’azienda leader nel settore del commercio globale e intende fornire ai propri clienti un valore straordinario. L’aggiunta della lingua giapponese alla piattaforma VTEX rappresenta un grande passo verso un futuro brillante.
Tenendo conto delle esigenze operative e delle sfide di oltre 3000 clienti in tutto il mondo e grazie al massimo impegno nel sostenere le loro strategie di crescita ed espansione, VTEX può ora fornire un’esperienza utente fluida a più di 25.000 persone che utilizzano la piattaforma come strumento di lavoro quotidiano per gestire le proprie operazioni di ecommerce.
Secondo Vladimir Montanu, Head of Localization di VTEX, ciò non solo dimostra la versatilità e la portata globale di VTEX, ma “evidenzia anche la nostra dedizione a diventare un’azienda globale che supporta nativamente i clienti, ovunque essi si trovino“.
Vincere le sfide dell’espansione globale
Il giapponese è stata la prima lingua non latina ad essere implementata nel pannello di controllo amministrativo di VTEX. Per superare questa sfida, i nostri team di prodotto, localizzazione e ingegneria hanno dovuto affrontare diversi ostacoli tecnici.
La prima sfida è stata quella di capire e adattare l’intera interfaccia utente ai 3 diversi tipi di caratteri della lingua giapponese (hiragana, katakana, e kanji) per poterli supportare nativamente.
Inoltre, è stato necessario mappare tutte le funzionalità e i moduli (per un totale di oltre 200 pagine diverse) e identificare i corretti repository e rami utilizzati in tutta l’architettura. È stato poi opportuno collegare le diverse applicazioni già in esecuzione sulla nostra piattaforma all’area di lavoro beta per poi prepararle per l’ambiente di produzione.
L’aggiunta della lingua giapponese è stata possibile grazie alla scalabilità della nostra architettura e all’efficienza del nostro processo. VTEX supporta una varietà molto più ampia di lingue (oltre 20), che non rientrano nelle opzioni linguistiche disponibili nel pannello amministrativo. Tuttavia, tali lingue coprono l’intera esperienza di acquisto dei negozi, dal login ai termini di ricerca, al carrello, al checkout e alla pagina degli ordini effettuati.
“Implementare il giapponese come opzione linguistica della piattaforma VTEX, offrendo una dashboard completamente localizzata, è stato un passo molto importante: sappiamo quanto sia fondamentale avere un’opzione nativa. Le aziende giapponesi avranno la possibilità di utilizzare la piattaforma VTEX per marketplace locali o ristoranti, ad esempio, e potranno gestire i propri negozi ecommerce senza alcuna difficoltà”, sostiene Montanu.
Aziende come Motorola, che si basano sulla tecnologia di VTEX per potenziare le proprie operazioni di commercio a livello globale, stanno già sfruttando questa nuova lingua.
“Pensa globalmente, agisci localmente”
Il pannello amministrativo di VTEX attualmente supporta 6 opzioni linguistiche complete (portoghese, inglese, spagnolo, rumeno, italiano e giapponese) che migliorano integralmente l’esperienza del prodotto non solo attraverso le traduzioni, ma aggiungendo un valore culturale, relativo al contesto del luogo.
Tradurre l’intera esperienza del prodotto va oltre il semplice cambiamento della lingua. Per fornire un’esperienza appropriata, i team di prodotto e di localizzazione devono considerare le peculiarità regionali e i requisiti tecnici di una specifica località target.
Come prossimo passo, gli utenti possono già aspettarsi l’implementazione del coreano, del francese e dell’olandese. Oltre alla lingua giapponese, VTEX sta puntando all’arabo e al cinese semplificato e tradizionale come ulteriori tappe della propria espansione globale.