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Dalle buzzword all’azione: affrontare la sfida della trasformazione digitale nel retail con soluzioni flessibili e modulari

Commercio headless, microservizi e architetture componibili: come questi elementi rivoluzionano il settore retail, offrendo alle aziende la capacità di adattarsi ai cambiamenti di mercato e rispondere alle nuove sfide della trasformazione digitale.

componibilità, commercio headless e microservizi
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per camillazirilli

9/26/2024, 7:30:54 PM

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L’evoluzione tecnologica nel settore retail

Visitando le più grandi fiere del settore, si sentono ripetere concetti quali componibilitàcommercio headless microservizi, che stanno diventando parte integrante del linguaggio comune. Ma cosa significano realmente questi concetti, e come possono supportare il percorso digitale del retail?

La componibilità è un approccio che consente alle organizzazioni di rispondere facilmente alle esigenze della trasformazione digitale, favorendo una maggiore adattabilità. Permette alle aziende di scomporre le loro piattaforme digitali in componenti modulari che possono essere selezionati e aggiornati singolarmente, permettendo così un'evoluzione costante e senza interruzioni.

Il commercio headless separa la gestione del front-end dal back-end, consentendo aggiornamenti e innovazioni indipendenti su ciascuno dei due livelli, favorendo così l'adattamento alle esigenze di mercato senza compromettere l’esperienza utente.

Infine, i microservizi sono un'architettura software che scompone le applicazioni in unità funzionali indipendenti, ciascuna delle quali può essere gestita, implementata e mantenuta separatamente dalle altre, favorendo l’agilità tecnologica e operativa.

L’integrazione di questi concetti porta alla nascita di un modello chiamato “componibilità pragmatica”, che sta rivoluzionando l’infrastruttura tecnologica delle aziende retail.

Perché la componibilità pragmatica è un game-changer?

La componibilità pragmatica consente alle aziende di implementare cambiamenti tecnologici progressivi, senza dover necessariamente stravolgere le infrastrutture esistenti. Le imprese possono introdurre nuovi moduli componibili in modo graduale, in base alle loro priorità operative e alla disponibilità delle risorse.

Uno dei principali vantaggi di questo approccio è la riduzione dei costi e della complessità associata alle piattaforme monolitiche. Al contrario di un'infrastruttura legacy, che richiede aggiornamenti massicci e impegnativi, la componibilità permette interventi specifici e mirati, riducendo al minimo il tempo e le risorse necessari per mantenere e sviluppare nuove funzionalità.

Inoltre, l'architettura componibile facilita l’integrazione di tecnologie cloud-native, come i microservizi, che offrono aggiornamenti automatici e continuativi, eliminando la necessità di interventi manuali da parte dei team IT. Le aziende possono così essere più reattive ai cambiamenti di mercato, migliorando sia l’efficienza operativa che l’esperienza utente.

Adottando un approccio componibile, i retailer possono testare nuove soluzioni rapidamente, senza il rischio di compromettere l’intera piattaforma. Se un’innovazione non raggiunge i risultati sperati, è possibile ritirarla o modificarla con un impatto minimo sulle operazioni aziendali. Questo approccio sperimentale è particolarmente utile in un mercato in cui le preferenze dei consumatori possono cambiare rapidamente, come dimostrano i trend emergenti su TikTok o l'adozione di tecnologie AI per personalizzazione e automazione.

Esempi di aziende che adottano architetture componibili

Alcune delle più grandi aziende del mondo stanno già sfruttando i benefici della componibilità pragmatica. Brand come Carrefour, Sony, Motorola e Cia. Hering hanno adottato questo modello per migliorare la flessibilità delle loro piattaforme digitali, riducendo i costi di gestione e aumentando l’efficienza operativa.

In questi casi, le aziende non hanno dovuto rivoluzionare completamente le loro infrastrutture tecnologiche esistenti. Piuttosto, hanno identificato le aree che potevano beneficiare di un approccio più flessibile e hanno integrato progressivamente nuovi moduli componibili, garantendo una transizione graduale ma efficace verso il nuovo modello.

Anche nel settore B2B, l’adozione di architetture componibili sta prendendo piede. Un esempio significativo è quello di Bisco industries, distributore di componenti elettronici, che ha adottato una piattaforma componibile per migliorare l'efficienza operativa e l'integrazione della supply chain. Grazie a questo approccio, l’azienda ha potuto integrare milioni di prodotti e offrire una visibilità in tempo reale sull'inventario, garantendo una migliore esperienza utente e una maggiore efficienza nel servizio clienti.

Architetture componibili: ridurre i rischi e aumentare l’agilità

Uno dei principali vantaggi della componibilità è che non richiede il cosiddetto "replatforming", ossia la completa sostituzione della piattaforma ecommerce in uso. Questo aspetto è cruciale per molte aziende che non possono permettersi tempi di inattività prolungati o costi elevati associati a una migrazione completa.

L’approccio modulare consente di gestire il cambiamento in modo incrementale, riducendo i rischi e consentendo di testare nuove soluzioni prima di implementarle a livello globale. Per le aziende retail, sia nel B2C che nel B2B, ciò significa poter rispondere più rapidamente alle richieste del mercato, sperimentando nuovi modelli di business senza compromettere l’integrità dei sistemi esistenti.

Inoltre, la componibilità permette di mantenere una stretta integrazione tra il mondo fisico e digitale, fondamentale per le aziende che devono gestire operazioni omnicanale. Questo approccio favorisce la coesione tra ecommerce e negozi fisici, migliorando l’efficienza e l’esperienza complessiva del cliente.

Come adottare un approccio componibile

Per passare a un’architettura componibile, è necessario seguire alcuni passaggi chiave che consentono alle aziende di gestire il cambiamento in modo efficace.

Prima di tutto, è essenziale eseguire un’analisi approfondita dei sistemi esistenti per identificare le aree che possono trarre maggior beneficio dall’implementazione di moduli componibili.

In seguito, è fondamentale stabilire delle priorità, concentrandosi inizialmente sulle aree che avranno l’impatto maggiore in termini di efficienza operativa e soddisfazione del cliente. Implementare le modifiche in fasi può aiutare a minimizzare i rischi e a testare progressivamente nuove soluzioni.

Infine, è importante scegliere partner tecnologici esperti, che possano offrire supporto continuo e personalizzato durante il processo di trasformazione digitale.

Conclusione: Componibilità Pragmatica e trasformazione digitale

La componibilità è molto più di un semplice insieme di tecnologie; è un approccio strategico che consente alle aziende di evolversi continuamente in risposta ai cambiamenti di mercato. Integrando flessibilità, agilità e modularità nelle proprie piattaforme digitali, i retailer possono migliorare l’esperienza cliente, ottimizzare l’efficienza operativa e ridurre i costi di manutenzione.

Adottare la componibilità pragmatica significa abbracciare una filosofia di miglioramento continuo, che permette alle aziende di innovare rapidamente senza interrompere le operazioni quotidiane. È un modo efficace per rimanere competitivi in un mondo del commercio sempre più dinamico e complesso, favorendo la crescita e l’adattamento a lungo termine.